Cosa significa per un libero professionista nel 2023 puntare tutto sul personal brand? Significa puntare sul futuro e inoltre anche far conoscere la propria attività a un numero sempre maggiore di persone interessate ai servizi offerti. Per fare tutto questo, è necessario saper utilizzare nel migliore dei modi la rete i video e i social. Il proprio nome dovrà avere una solida base, che potrà essere considerato con il tempo come una sorta di garanzia.
Esiste una formula che aiuta nell’ideazione del proprio personal branding?
In questo campo professionale non esistono formule magiche, ma solo molta costanza, un buon uso dei canali social, dei video e della rete e qualche piccolo accorgimento suggerito dai professionisti del settore. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Come prima cosa bisogna partire dalla definizione della parola brand. Questa parola indica ciò che noi comunemente chiamiamo “marca”. Ovvero è quell’insieme di caratteristiche e valori che identificano un marchio o un’azienda, e fanno sì che possa differenziarsi da tutte le altre.
In cosa si differenzia e in cosa si accomuna il brand con il personal branding?
Il brand è ciò che abbiamo visto poco sopra, il personal branding invece è riferito ad una persona, è una sorta di marca personale dove viene utilizzato il proprio nome e cognome come testimonial del prodotto o servizio ideato.
Per spiegarlo con le parole utilizzate una personalità celebre diremo:
“Branding is what people say about you when you’re not in the room“. Cit. Jeff Bezos.
Il personal branding riguarda la nostra reputazione, i nostri valori l’insieme di queste caratteristiche creano il marchio personale.
La difficoltà resta sempre la capacità di trasmettere questi valori e di promuovere sé stessi sul mercato monetizzando.
Per poter avere un buon personal branding è necessario anche avere blog, dei video personali, un account social in cui poter trasmettere i propri valori, pensieri e servizi a chi vi segue.
Ovviamente non bisogna crearsi un personaggio diverso dalla persona che si è nella realtà questo non è personal branding.
Cosa succede una volta creato il proprio personal branding?
Ora si passa alla brand positioning, in questa fase i tuoi prodotti o servizi occuperanno una posizione di rilievo sul web ma non solo, l’obiettivo concreto è essere presenti nella mente dei tuoi utenti. Una volta che un brand si è posizionato nella mente dei consumatori non verrà rimosso facilmente.
Quali sono le motivazioni che spingono una persona a puntare tutto sul personal branding?
Le motivazioni sono due:
- differenziarsi
- farsi ricordare
Come si fa a rimanere nella mente del consumatore?
Attraverso il concetto di empatia, che è una sorta di flusso con il quale l’utente arriva ad un nostro contenuto che lo porta a vederne altri, fino a conoscere chi siamo e cosa facciamo.
Come si costruisce questo flusso di empatia?
Creando una relazione tra le tue credenze e le credenze dei tuoi utenti. Le persone si dovranno riconoscere in te.
Creando un format di contenuti specifici, sicuramente è importante pubblicare i propri contenuti in più piattaforme, ma ricordati sempre di scegliere attentamente quelle più adatte alla tua audience e al tuo personal brand.
Ricordati che non dovrai essere per tutti, alle persone piace riconoscersi in ciò che vedono o leggono e si avvicineranno ad altre persone che la pensano come loro, creando una community attorno al tuo personal branding.
Ricordati di essere unico ma anche di non abbandonare mai la tua reale personalità in questo percorso lavorativo.